Riguardo le mutazioni, se decidiamo di accoppiare dei soggetti mutati, dobbiamo farlo con un minimo di logica, avere dei soggetti mutati significa avere animali più deboli in quanto la mancanza di melanine comporta sempre alcune carenze.
Le muatzioni sono un discorso complesso che bisogna studiare bene prima di selezionare una mutazione.
Provando a spiegare una mutazione, è sempre qualche cosa che si toglie al soggetto ancestrale, più le mutazioni si sovrappongono più si perde in patrimonio genetico, per questo lavoriamo sempre con una mutazione alla volta per iniziare.
I soggetti lutino ad esempio, sono animali che possono avere problemi di vista e di struttura del piumaggio.
Alcune specie presentano differenti comportamenti di questa mutazione, negli agapornis possiamo avere la lutino sesso legata nei roseicollis, mentre negli agapornis ad occhio cerchiato la setssa mutazione si comporta come recessiva.
Senza scendere in particolari approffonditi, la regola principale consiste nel selezonare questa mutazione avendo sempre un portatore di questo fattore mutato ed un soggetto ancestrale,
Preferibilmente la coppia dovrebbe essere così composta, Maschio verde portatore del fattore mutato (nato da una femmina lutino ed un maschio verde) ed una femmina lutino.
I figli risulteranno sia verdi che lutino, ma la presenza delle melanine fa si che la struttura ossea e tutto l’organismo in genere sia più forte, ricordando che da questo accoppiamento, solo i maschi verdi saranno portatori, mentre le femmine verdi non portano nessuna mutazione, i soggetti lutino che nasceranno possono essere sia maschi che femmine.
Gli accopiamenti con due genitori entrambi lutino, producono figli di taglia inferiore e molto deboli, questo è sicuramente sconsigliato.