Tenebrione mugnaio ( Tarma della farina) – Tenebrio molitor
Questo coleottero nel suo stadio larvale viene usato comunemente nell’alimentazione di uccelli, pesci, anfibi e rettili, la sua riproduzione non è difficile, ma bisogna stare molto attenti a non far sviluppare muffe dentro il contenitore usato allo scopo.
Amano prevalentemente ambienti secchi, ma devono avere sempre una piccola percentuale di umidità, possiamo nutrirli con avanzi di pastoncino e fettine sottili di mela, verdure varie tagliate finemente e pane secco, questo servirà come nido per la deposizione delle uova da parte della femmina adulta.
Per ottenere le larve si deve prendere la sorgente degli insetti, si trovano nei negozi di caccia pesca, si usano come contenitore o un vecchio acquario oppure anche dei semplici secchi in plastica, ottimi quelli delle pitture murali che una volta lavate bene si devono forare i coperchi usando una punta da trapano del diametro massimo di 3 mm, è importante avere un coperchio per evitare la fuoriuscita degli insetti adulti che sono ottimi volatori.
Per prima cosa si sparge uno strato di crusca dello spessore di 5 cm, si copre con stacci di lana o vecchi maglioni, questa parte non va mai toccata, si inseriscono alcuni pezzi di pane secco e si ricopre con altri stracci, inseriti gli insetti da riproduzione, ne bastano una cinquantina di individui, si alimentano con pochissima verdura fresca e mela, finito il loro ciclo di mute e crisalidi vedremmo dei coleotteri di circa 1 cm, questi deporranno le uova dentro il pane raffermo, quando dopo alcuni mesi vediamo le giovani larve, dobbiamo aumentare il cibo in base alla quantità di insetti che vediamo sopra gli stracci di lana, raggiunta la dimensione di 2 o 3 cm si possono usare come integratore alimentare nelle fasi di allevamento dei piccoli.
Non bisogna eccedere nella dose in quanto sono molto nutrienti ed indigesti per i nidiacei, ma alcune tarme a soggetto possono essere un’ ottimo integratore.
testo e foto Casagrande Attilio / Bavaresco Maurizio