Ara giallo blu – Scheda Allevamento
Ara Ararauna (Linnaeus – Blue and Yellow Macaw)
Ho cominciato ad allevare i pappagalli a 20 anni, con ondulati, calopsitte, inseparabili, parrocchetti dal collare, conuri e, successivamente, parrocchetti australiani, lori, ara, amazzoni, ecc.
Nel giugno del 2005 acquistai da un noto commerciante di Bergamo una femmina di Ararauna ed ebbi un’ottima opportunità perché potei sceglierla in un gruppo di 15 femmine che avevano appena finito il periodo di quarantena. A mio parere, scelsi un esemplare stupendo, quella più grande di taglia, con un piumaggio meraviglioso.
Il maschio l’avevo fatto visitare da un noto veterinario e dall’esame endoscopico risultava in perfetta salute e maturo sessualmente.
La coppia venne alloggiata in una gabbia da metri 2×2 e lunga metri 6, coperta da soli 2 metri di tetto; il resto della gabbia scoperta è, tuttora, immersa nel verde in modo che i soggetti possano prendere la pioggia e il sole. Il nido è costituito da una botte in legno, quelle comunemente usate per il vino.
L’alimentazione è composta da una miscela di semi che io stesso preparo (girasole, cartamo, grano saraceno, canapa, avena decorticata), vari cereali soffiati ed fioccati, frutta varia e verdura di stagione, una ciotola con grit sempre a disposizione, e 4-5 noci al giorno per arrivare a 15 durante la stagione riproduttiva. Alla nascita dei pulli sostituisco le noci con larve di mosca bollite.
I due esemplari hanno dimostrato subito molta sintonia, con scambio di carezze e baci e già dopo un mese il maschio cominciava ad ispezionare il nido con la femmina. Questo comportamento diventava sempre più frequente finchè, ad un certo momento, notai che quando il maschio entrava nel nido cominciava a litigare con la femmina, non facendola entrare. Dopo una settimana decisi di fare un secondo foro d’entrata nel nido, allo stesso livello dell’alto, distanziato di 40cm e vidi subito dopo il maschio che entrava da un foro, e la femmina dall’altro, senza litigare anzi coccolandosi appena dentro.
Verso il 5 di ottobre la femmina depose il primo uovo, ed in seguito altri 2, e per la fine di ottobre cominciai ad integrare la dieta con del postone all’uovo, dei biscotti tipo cantucci alle mandorle, aumentando le noci, frutta e verdura (ma prediligevano le banane) e delle larve di mosca bollite.
Ai primi di novembre vidi nel nido due pulcini, e da lì a poco il maschio cominciò a mangiare tutto quello che mettevo a disposizione anche se per prima cosa si mangiava le larve, ne mettevo circa una quindicina al giorno. I pulli vanno anellati con anello in acciaio misura 14mm.
La coppia allevò i due piccoli molto bene, verso la 16^ settimana uscirono dal nido, e a circa sei mesi erano completamente svezzati.
Da allora la coppia si riproduce regolarmente, dando ovviamente immense soddisfazioni. A mio parere avere dei giovani, che sono stati allevati dai loro genitori, è certamente un’ottima condizione per avere della progenie sana e, sicuramente riproduttiva, in futuro.
Un saluto da Bavaresco Maurizio, e buon allevamento a tutti.
Testo, foto e allevamento Maurizio Bavaresco
Sitografia: ITIS, Integrated Taxonomic Information System
Blog fatto davvero bene. Se posso permettermi di dare un piccolo consiglio, cercherei di implementare meglio la funzionalit
cosa intendi
Complimenti x aver messo a disposizione a servizio di tutti e per il risultato che ai ottenuto e mi auguro che sia solo l’inizio nella speranza che noi tutti amanti dei pennuti possiamo fare altrettanto ne avvanteggerebbe i nostri impeccabili amici daltronte sono alle nostre dipendenze e spero che tutti noi ne sentiamo la responsabilità da non fargli macare il nostro affetto ce ne saranno riconoscenti grazie
Ciao Maurizio,
volevo chiederti se sei di S. Elena di Silea. Se è così 12 anni fa hai allevato il mio parrocchetto dal collare che è meraviglioso.
Ciao
si Valentina sono io, ciao.
molto bene ciao