Esistono varie specie di pappagalli, questi sono classificati e suddivisi in tre grandi famiglie: Loridae, cacatuidae e Psittacidae tra questi, alcune specie sono più robuste, altre più delicate, altre ancora più vivaci o sedentarie oppure, in apparenza, più calme. Una cosa è certa: ciò che accomuna tutte queste specie è la sensibilità e l’intelligenza, notevolmente superiore a quanto possiamo immaginare.
Quando si adotta un pappagallo destinato alla riproduzione o per interesse e piacere, è fondamentale conoscere l’importanza che hanno, per il benessere generale e per la vita quotidiana del volatile, le condizioni ambientali, la qualità e la varietà degli alimenti da somministrare, intesi anche come erbe, bacche e piante. Infatti, nell’ambiente in cui viviamo, possiamo, secondo le stagioni, trovare erbe, frutti, radici, piante e fiori in modo da far sì che i pappagalli conducano una vita il più possibile somigliante a quella originaria nelle loro foreste o nelle loro zone di origine.
Questo è di fondamentale importanza non solo per il loro benessere fisico, ma anche per quello “psichico”, in modo da evitare stress di vario tipo, deplumazioni e altri inconvenienti.
ERBE
Le erbe si possono trovare con l’arrivo dei primi tepori primaverili
CALENDULA (Calendula officinalis) Infiorescenze
CAMOMILLA (Anthemis nobilis o Anthemis cotula) Fiori
CARDO selvatico e mariano Fiori e semi
CAROTA selvatica (Daucus carota)
CENTOCCHIO
CICORIA (Cichorium intybus)
DENTE DI LEONE (Taraxacum officinale) Fiori e pianta
ERBAMEDICA (Medicago sativa)
MARGHERITA selvatica
MELILOTO (Melilotus officinalis) Semi non ancora maturi
NONTISCORDARDIME (Myosotis selvatica) Infiorescenze
ORTICHE Infiorescenze
PASSIFLORA (Passiflora incarnata) Frutti
PIANTAGGINE ( Plantago officinalis) Infiorescenze
PISELLI odorosi selvatici Teghe
ROMICE Infiorescenze
SALVIA pratense Infiorescenze
TRIFOGLIO
Fino a settembre e con un po’ di fortuna anche ad ottobre. Importante è non raccogliere erbe di cui non siamo certi, quelle lungo i bordi delle strade o nei pressi di aree coltivate a vigneto o dove ci possono essere residui di metalli, concimi o pesticidi.
Per gli amanti dei pappagalli che non hanno la fortuna di abitare in campagna o che vivono in un condominio, esiste la possibilità di coltivare, con una certa facilità, almeno tre dei tipi di erbe, in vasi o fioraie: l’erba medica (medicago sativa), la passiflora (passiflora incarnata) e il dente di leone (taraxacum officinale).
Le erbe andrebbero somministrate ai pappagalli appena raccolte, perché destinate ad appassire velocemente, meno appetibili e scarse delle loro proprietà. Si possono legare a mazzetti rivolti verso il basso, unire ai giochi appesi nelle voliere o fissate con un cordino al tetto della gabbia, in modo da stimolare non solo l’appetito, ma anche il divertimento dei volatili.
PIANTE ANTICHE
Le piante che possiamo trovare con maggior facilità, perché diffuse nei nostri territori e indicate per l’alimentazione dei pappagalli o da utilizzare come posatoi naturali sono:………
PIANTE ANTICHE PARTI UTILIZZATE
ACACIA o ROBINIA (Robinia pseudoacacia) Fiori,rami
ACERO Semi e legno
BIANCOSPINO (Crataegus oxiacantha) Frutti e Fiori
CARIZIA FRUTTICOSA Frutti
CORBEZZOLO Frutti
CORNIOLO (Cornus) Frutti
FICO (Ficus carica) Frutti
GIUGGIOLO (Zizyphus vulgaris) Frutti
LIGUSTRUS-LIGUSTRO (Ligustrum vulgare) Frutti e Fiori
MAHONIA Bacche
MELO SELVATICO o volgarmente detto melo in fiore Frutti
MELOGRANO Frutti
MORE (Gelso bianco o nero) Frutti
NESPOLO EUROPEO (Mespilus Germanica) Frutti
OLIVELLO spinoso (Hippophae rhamnoides) Frutti
PEPERONCINI (Capsicum annuum) Frutti
PINI – ABETI – CONIFERE Germogli
PYRACANTA Frutti
ROSA (Rosa canina) Boccioli, ma anche bacche
ROVO (Rubus fruticosus) Frutti
SALICE (Salix alba) Fiori,rami e foglie
SAMBUCO (Sambucus nigra) Frutti e Fiori ottimo anche legno
Tra le piante antiche, esistono alcune varietà perenni che si adattano ad essere coltivate in spazi ridotti, in piccole aiuole o addirittura in fioraie o vasi, come la pyracantha, molto resistente, usata come pianta ornamentale o da siepe, ne esiste anche una varietà nana che fa le bacche un po’ più chiare di colore rosso pallido; il ligustrus, sia a foglia caduca che a foglia sostenuta e una varietà più ornamentale, detta tricolor; il peperoncino, che può essere coltivato in vaso, è un frutto ricco di antiossidanti e vitamine, ma come tutte le piante vanno date ai pappagalli fresche e appena raccolte, poiché una volta essiccato può favorire la formazione di micotossine o muffe.
testo e foto Casagrande Attilio / Fabio Zuccheri
grazie a Fabio Zuccheri, per l’articolo, minuzioso e dettagliato.
wow, fa piacere leggere, grazie dei consigli 🙂 bellissimi articoli con le foto! non si smette mai d imparare! GRAZIE
Salve grazie x le informazioni.vorrei sapere i rami di pepe rosa sono nocivi per la calopsyte??Grazie!!!!
La pianta da cui si ricava il pepe rosa, Schinus molle, in realtà si tratta del falso pepe, il vero pepe Piper nigrum, le cui bacche hanno proprietà astringenti ed antibatteriche, non credo gradiscono le foglie ed i rami del pepe rosa, da cui si ricava una sostanza per produrre mastice, gli uccelli sono in grado di capire se possono ingerire una sostanza tossica, al limite ci giocano.
Buongiorno, ho una coppia di agapornis roseicollis, vorrei sapere se nella loro gabbia posso mettere dei rami di edera comune, ho paura sia tossica, tutto quello che leggo su internet non mi soddisfa come risposta. Grazie.
Buongiorno Anna, l’edera è meglio evitarla in quanto tossica, si possono invece usare ulivo, nocciolo, salice (non piangente), ontano, olmo, rosmarino e alloro, questo è ottimo come materiale da imbottitura per il nido, tutte le piante citate vanno benissimo, ma l’alloro ha proprietà antibatteriche e antisettiche oltre ad allontanare i parassiti, bisogna fare molta attenzione a dove si raccolgono evitando luoghi trattati con prodotti chimici.
Da evitare tutte le piante da frutto come pero e melo, i prunus in particolare, oltre a subire trattamenti, la loro buccia contiene una sostanza che non va bene per i pappagalli.
Le piante fresche sono ottime come gioco, antistress e per mantenere in perfetta forma becco ed unghie, oltre a ricavare sostanze benefiche sia dal rosmarino che dal salice, si devono usare anche fuori dal periodo riproduttivo, fornire rametti freschi sono una sana abitudine per tutti i pappagalli.
Buongiorno a breve prenderò una coppia di pyrrhura parlata li ospiterò in una voliera di 6m per 4m in inverno e estate chiaramente la voliera e coperta mi Può consigliare dei fiori o alberi ds mettere all ‘interno della voliera se mi risponde ne sarei moltp grata
Buongiorno Roberta, per i Pyrrhura Perlata, la voliera è più che grande, anche se giustamente non esiste misura massima, ma diciamo che in una voliera simile stanno benissimo, io li riproduco bene in voliere di mt 2 x 1 h 2, (a breve inseriremo anche un’ articolo proprio su questa specie) per far vivere le piante bisogna che la struttura sia coperta solo con rete per 2/3 ( vedi articolo che ho scitto su progettare una voliera) senza gli agenti atmosferici difficilmente le piante vivono, alcune sono più resistenti di altre, il problema è che i pappagalli di questo genere sono grandi distruttori di vegetale fresco, praticamente rompono tutto, il sambuco può resistere un pò di più in quanto le foglie non sono commestibili e quindi le distruggono solo per gioco, salice, olmo, ontano, queste sono piante che si possono inserire senza problemi, anche la palma cinese Trachycarpus fortunei va bene e da un tocco di esotico, foglie coriacee e resistenti, come per il sambuco, anche la vite americana parthenocissus tricuspidata cresce veloce e non viene toccata per il suo gusto poco gradsito, tieni presente che questa è infestante.
Arbusti come la nandina domestica, melanocarpa, maonia, o simili per coprire le parti basse, consiglio per dare un tocco di classe al tutto, un tronco naturale deciduo che potrebbe anche da fungere come ricovero notturno nella parte coperta, oppure anche dei grossi rami secchi di platano o pioppo.
Grazie mille i frutti di queste piante che mi hai citato non sono tossici giusto?
No, istintivamente se una pianta o un frutto non sono graditi è perchè sanno che non va bene, i miei sono da anni in voliere con vite americana o sambuco e non mi è mai successo che siano morti.
Scusami se sono così rompi un ultima domanda posso mettere nella voliera l’edera e il mandorlo o sono tossici?
l’ edera è meglio evitarla, anche il mandorlo non va bene, come evitare i prunus in generale, gli alberi da frutto è bene evitarli tutti, invece l’ ulivo, il nocciolo, gelso, sono ottimi.
Ottima spiegazione. Vorrei chiedere se le foglie della pianta di limone sono velenose x l’amazzone? Grazie mille
Porgo un cordiale saluto,
nell’articolo si afferma che vegetali ed erbe andrebbero forniti freschi o meglio ancora appena raccolti perchè seccandosi possono “sviluppare micotossine e muffe”.
A questo proposito mi piacerebbe sapere se un discorso simile si possa fare anche sul comune fieno destinato all’alimentazione degli animali (non intendo quello fresco che si acquista a quintali nelle aziende agricole ma quello confezionato venduto nei negozi specializzati). È possibile fornirlo ai volatili, a scopo ricreativo ma anche come alimento complementare? Essendo un alimento che si rinviene facilmente, tutto sommato “sicuro”/controllato e perché no, sano (alcune marche uniscono ad esso anche erbe e fiori) credo sarebbe un interessante integratore.
Purtroppo nessuno ne fa cenno… Anch’esso corre il rischio di sviluppare muffe o simili? Ed in questo caso non dovrebbe essere dannoso allora anche per i roditori e i mammiferi coi quali vengono nutriti abitualmente? O gli uccelli sono particolarmente sensibili ad essi? Grazie
Buongiorno Linda, la tua osservazione è corretta, usare erbe prative esiccate può essere una integrazione molto valida anche se solo a scopo ludico, il problema principale sono proprio le muffe e agenti patogeni che possono sviluppare malattie respiratorie e intestinali.
Purtroppo anche il comune fieno acquistato nei negozi specializzati, se non perfettamente prodotto e conservato può contenere queste pericolose muffe.
Come i semi secchi, se non sono dell’ anno diventano pericolosi anche il fieno dovrebbe essere il più fresco possibile.
Anche se il prodotto fresco ed allo stato immaturo, che siano semi od erbe e fiori è sicuramente migliore sotto tutti i punti di vista, cambiare il “gusto” con questi integratori è sicuramente una valida soluzione.
Grazie per la tua collaborazione.
Grazie a te per la gentile risposta e il tempo dedicatomi.
Quindi, paradossalmente, sarebbe meglio il fieno fresco rispetto quello confezionato?
Chiedo ció perché su certi argomenti – quando si tratta di alimentazione poi non ne parliamo… – c’è molta disinformazione e parecchie leggende metropolitane, nel campo dei volatili come in tutti gli altri (spesso senza nessuna base scientifica) e diventa difficile giostrarcisi.
Quando alcuni anni fa allevavo, fra le altre cose, alcune bellissime specie di marsupiali e roditori, consumavo fieno in quantitá industriali, evitai quasi subito peró quello appena raccolto perché – oltreché un pochino meno pratico – tutti nel campo mi “terrorizzarono” dicendo che se fornito come alimento, avrei dovuto trattare ciclicamente gli animali interessati con farmaci antiparassitari in quanto sovente questo prodotto è infestato da organismi parassiti ingeribili dagli animali, a differenza del pre-confezionato che subisce una sorta di trattamento (pulizia,essiccazione ecc) che ne scongiurano quasi totalmente la presenza. Questo trattamento medicinale è una pratica del tutto comune fra “conigliari” e “caviari”, é una teoria fondata? Se sí allora non è un problema che potrebbe affliggere anche i volatili? E se sí, allora… come comportarsi…? Muffe e micotossine o parassiti interni…?
Gli alimenti secchi possono essere aggrediti da miceti o parassiti in quanto deteriorabili, se sono stati esiccati in modo naturale , al sole, questo problema non sussiste, il sole sterilizza, vitamine e sostanze utili perdono le proprietà nutrizionali con il passare del tempo, per questo è bene offrirli in tempi brevi.
Ciao a tutti mio marito ed io stiamo per adottare un piccolino di “Pionus Senils” abbiamo acquistato una voliera di 1.80 di altezza e 1.5 di larghezza. Ci farebbe piacere ricreare l habitat giusto per il pappagallo vorrei mettere delle piante che non siano nocive ovviamente non vorrei che potesse star male. Che cosa mi potete consigliare (premetto che non ho proprio il pollice verde e che casa nostra non è proprio luminosissima).
vorremmo anche mettere un ramo quale albero mi consigliate? ho un altra perplessità ho paura che la terra possa essere contaminata da fertilizzanti chimici che possano essere dannosi.
grazie mille 🙂 gentilissimi
Per cortesia volevo uninformazione più specifica,ho usato come posatoio un ramo di sambuco è rimasto dentro una settimana ho visto che il mio parrocchetto lha beccato tutto,ora l’ho tolto volevo sapere se potrebbe andare incontro a problemi di salute. GRAZIE
Buongiorno Giuseppe, il sambuco e edera hanno una piccola percentuale di tossicità che però non provoca problemi ai pappagalli, magari non insistere a fornirli è meglio, usa tranquillamente ulivo, salice, olmo e vari tipi di essenze selvatiche ed accertarsi che siano privi di trattamenti chimici importante evitare i prunus e alberi da frutto in genere come melo pero ecc.ecc.
Di velenoso mortale l’ oleandro ovviamente.
Buongiorno, ho un agapornis rosecollis di tre mesi che ha improvvisamente “scoperto” la kenzia che tengo in salotto. Vola libero per la stanza anche se ha la sua voleira, che tengo aperta, e visto che ha cominciato a sfilacciare e mordicchiare la pianta con grande gusto, vorrei sapere se può essergli nociva. Grazie mille
Buongiorno Anna, no non presenta tossicità, ma se ci mette il becco la peggio l’ avrà la pianta ovviamente!
Grazie moltissime!
La kenzia ha già avuto la peggio… ma lui è felice e quindi va bene così 🙂
Approfitto della tua gentilezza per chiederti se allora c’è qualche pianta che possa mangiucchiare e che gli faccia bene! Non è che mangi molta frutta e verdura… ci gioca, più che altro, e temo che soprattutto durante la muta abbia carenza di vitamine e minerali!
Grazie ancora e complimenti per tutte le infomazioni che dai, preziosissime e difficili da reperire 🙂
Buongiorno, agli inseparabili come per altri pappagalli, vanno e fanno benissimo, i rametti di salice, quello selvatico per intenderci, lo trovi lungo i greti dei torrenti o in zone umide, contengono la stessa sostanza delle aspirine, solo in forma naturale e non chimica, puoi metterne a volontà, oltre ad affilare il becco, serve come anti stress quindi gioco e rilassamento, va benissimo anche ulivo, carpino, platano, olmo, evita gli alberi da frutto, la loro buccia è leggermente tossica, anche alcune piante da appartamento non vanno bene quindi fai attenzione.
Se cerchi tra gli articoli scritti, trovi altre indicazioni in merito alla loro alimentazione, tarasacco, centocchio ed altre erbe sono da considerare importantissime, tutto comunque deve essere raccolto in luoghi non trattati da contaminanti o pesticidi, cordialmente Attilio.
Grazie Attilio, informazioni preziosissime, vado allora in cerca di salice e altro, il mio piccolo amico ne sarà felice 🙂
Grazie ancora e complimenti, le cose che scrivi “parlano” di una lunga pratica, attenzione e cura verso questi animali eccezionali!
Mi fa piacere
Ciao, ho una copia di lori, ho fatto un piccolo giardinetto su un terrazzino per loro ma vorrei sapere che piantine mettere, commestibili intendo
buongiorno, se si tratta di lori sarebbe ideale mettere delle piante o arbusti che producono fiori, almeno così pioi integrare la loro dieta naturale, tra le piante ideali: la Buddleja o pianta delle farfalle ma anche i Callistemon sono molto gradite, oltre a Ibiscus o simili, evita ovviamente piante velenose come l’ oleandro.
Chiedo scusa il mio non è un commento ma una domanda ho una voliera con vicino una pianta di glicine i rami entrino nella voliera vorrei sapere se è velenosa per le roselle o posso lasciare che i rami entrino nella stessa ringrazio attendo consigli grazie ancora buona giornata
Buongiorno, si il glicine lo possono anche mangiare, non è velenoso, gli uccelli in genere sentono istintivamente se possono ingerire o no un vegetale, puoi stare tranquillo
Buonasera a tutti, ho una voliera da esterno 2mt per 2mt alta 1.90, dentro metterò una coppia di kakariki e una coppia di calopsite. Quale piante posso mettere? Grazie
Buonasera Maura, purtroppo sono pochissime le piante che resistono ai becchi dei pappagalli, una tra queste è la palma del Giappone Trachycarpus fortunei, è anche molto ornamentale, altre piante simili e coriacee sono valide, ma è difficile anche farle vivere se non prendono acqua e sole ovviamente.
Complimenti per la competenza grazie per tutte le informazioni date…da poco più di un mese vi è con un me un Cenerino di quasi 7 mesi …prendo spunto dai tuoi preziosi consigli Grazie Roberta!!!
ciao Roberta, ci fà piacere.
Buongiorno,
Ho due calopsite, vorrei sapere quali piante posso dare loro da mangiare. Noto spesso che hanno un enorme bisogno di rosicchiare..per ora ho dato menta e alloro ma vorrei anche provare altre erbe. Frutta insisto tanto ma non c’è verso che la mangino.
Grazie
Buongiorno Chiara, le calopsitte sono uccelli di zone desertiche e non hanno bisogno di vegetali come quelli di foresta, tuttavia, si possono fornire rami freschi di salice, nocciolo, ontano, oltre a erbe prative come: erba medica, piantaggine, tarasacco, centocchio, graditi molto in fase di allevamento dei piccoli e nella stagione calda, la frutta spesso non viene nemmeno toccata.
Buongiorno, sono Manuela chiedo se cortesemente mi dite quali integratori di base posso dare ai miei 2 conuri Pyrrhura e alla mia calopsitte, che possano essere importanti per il piumaggio e se il lievito in cubetti gli fa loro bene ogni tanto.
Buongiorno Manuela, gli integratori alimentari sono importantissimi per la salute e il benessere generale, sia per allevamento, riproduzione, muta ecc.
Se abbiamo la possibilità di una alimentazione molto varia e ricca di oligoelementi contenuti nella frutta, verdure, germogli, insetti e altro, generalmente trovano in questi alimenti tutto il necessario al loro metabolismo.
In ambiente controllato invece molto spesso non si ha la costanza di avere sempre disponibilità di una dieta varia, ecco che bisogna fornire questi elementi naturali che però vanno dosati in maniera corretta.
Evitare assolutamente di sciogliere in acqua da bere sostanze che in dosi sbagliate diventano dannose, il modo più semplice e sicuro è avere a disposizione dei blocchetti minerali di cui trovi la formulazione proprio qui nel nostro sito, in questo modo possono assumere le sostanze solo se ne hanno davvero bisogno, il consumo varia a seconda il periodo e il fabbisogno, noterai infatti che in fase di allevamento dei piccoli, arrivano a consumare anche 4/5 volte la quantità che normalmente viene assimilata in periodi differenti.
Sull’ uso dei lieviti, bisogna fare molta attenzione ed è meglio evitare se non si ha esperienza, puoi usare un buon pastoncino all’ uovo, anche del semplice uovo sodo e verdure, attenzione sempre alla pulizia accurata dei contenitori di questi alimenti molto deteriorabili e veicolo di muffe e batteri.
Date sempre dei dialoghi interessanti grazie mille