IL GRAN GALA’ IN VISITA TRA CROAZIA E SERBIA
Come ormai da anni il gruppo del Gran Galà, non perde occasione di andare per allevamenti oltre confine per confrontare ed espandere conoscenze ed amicizie nel campo ornitologico.
Questa volta, grazie alla collaborazione di Ivica, nostro socio ed amico, abbiamo visitato alcuni allevamenti in Serbia e Croazia, partiti di buonora, abbiamo raggiunto la sua abitazione a Novi Durdic in Croazia, siamo arrivati verso le 09.30, le voliere con ara e cacatua sono proprio davanti la sua abitazione, sono molto ben sistemate e le Grù coronate Sud Africane ( Balearica regulorum) sono molto belle e girano libere nel giardino, stupiscono la curiosità e bellezza di questi stupendi uccelli, molto simili alle grù Coronate nere ( Balearica pavonina ) che invece sono più scure e di taglia maggiore, abbiamo anche avuto modo di vedere la coppia di Gazze Cinesi dl becco rosso (Urocissa erythroryncha) in fase di riproduzione nella spaziosa voliera alberata, sono riconoscibili dalla sfumatura bianca sul vertice della testa, i turachi faccia bianca, (Tauraco leucotis ) molto docili e curiosi, sono uno spettacolo per gli occhi, nella stessa voliera convivono alcune maine e giovani di ara.
Ringraziamo la sorella di Ivica, per la sua ospitalità e l’ ottima colazione che ci ha offerto (i dolci favolosi !) conclusa la visita al suo allevamento , breve visita al Sig. Mato, chiamato da Ivica il “ Falegname” nonché suo mentore e apicoltore esperto che ci ha stupito con la sua produzione di miele biologico che trasforma anche in liquori e vari derivati.
Breve sosta alle 13.30 per un pranzo in uno splendido agriturismo a Vinica, dove con pochi euro ci hanno portato delle carni miste alla griglia con verdure locali veramente squisite, le stalle sono state trasformate in salette da pranzo con tema cavalli e attrezzi contadini, luogo davvero suggestivo e molto particolare.
Il viaggio continua tra colline e paesaggi di natura incontaminata verso Vukovar, tristemente nota per la guerra , i cui segni sono rimasti ben visibili su alcune case, ore 17,30 arriviamo alla frontiera con la Serbia, passiamo il Danubio e traversiamo Celarevo ,il “Paese delle api” vicino a Novi Sad famoso per la particolare pratica degli apicoltori di spostare i camion carichi di alveari da un campo all’ altro, cosa impensabile nelle nostre zone, qui la natura è ancora sovrana.
Si arriva a casa di Goran verso le 18.30, allevatore di pappagalli proprio in riva al Danubio, qui le case sono costruite come palafitte per evitare i danni che le piene del grande fiume che allagano estensioni enormi di campi dove i sedimenti delle piene trasformano questi terreni n zone fertili e ricche di fauna selvatica.
Goran ci invita a visitare il suo allevamento, unico nel suo genere in quanto è costruito sviluppando le voliere in altezza per evitare le piene primaverili , ara, caicchi, cenerini, eclecti e altri pappagalli, ci apre i nidi e possiamo vedere i piccoli all’ interno, cosa che non tutti gli allevatori fanno, ci ospita nella sua casa e dopo un bicchiere in compagnia partiamo per incontrare Vlada suo amico, qui troviamo stupende voliere immerse in una lussureggiante vegetazione che ospitano varie specie di Turachi, Storni, tortore frugivore e Fagiani Speronatori .
Purtroppo siamo all’ imbrunire e non si vuole disturbare le coppie in riproduzione, ma possiamo intravedere tra il folto delle fronde un piccolo di Turaco di Livinstone (Tauraco livingstonii) la più territoriale a detta di Vlada, l Turaco di Fischer (Tauraco fischeri) , Il turaco violetto (Musophaga violacea), i Cresta rossa (Tauraco erythrolophus) oltre ad alcune Tortore frugivore del genere Treron, la luce ormai è poca non si possono vedere le specie di storni dentro due enormi voliere alberate.
Adiacenti le voliere Vlada coltiva pomodori e cetrioli oltre a ciliegie ed amarene, Aronia ed altre bacche, tutto per alimentare questi magnifici uccelli che richiedono particolari cure ed attenzioni, in inverno quando si arriva anche a – 20 questi sono tenuti dentro un ricovero riscaldato .
Pochi minuti e si arriva nel ristorante galleggiante Splav Dunavac, molto suggestivo dove la cena a base di pesce di fiume anticipa il pernottamento nei Boungalov poco distanti, passiamo la notte immersi tra pioppi secolari ed estesi canneti, ore 7,30 stiamo per partire e ci saluta una coppia di cigni selvatici in volo che passandoci a pochi metri, si può sentire il rumore causato dalle loro ali.
Attraversiamo distese di girasole, mais, frumento, coltivazioni di lamponi, la Serbia è il primo produttore di frutti di bosco, alberi di ciliegie e amarene carichi di frutti tanto da piegare i rami fino a toccare terra, Ivica telefona al suo amico Giorgio gestore di un ristorante a Bezdan dove ci aspetta una colazione etnica, si inizia con una grappa di mele cotogne, pane e formaggio locale, salsiccia, misto di affettati e frittata, verdure fresche, tutto molto buono, per finire il caffè turco. il locale è una sorta di museo dove misto ai trofei di caccia di Giorgio, le fotografie di Tito sono dappertutto, ma la sedia originale è custodita come una sorta di reliquia e la foto di rito diventa d’ obbligo.
Salutiamo il nuovo amico Giorgio che sembra ci conosca da una vita, ci invita a ritornare per una battuta di pesca nella sua baita in riva al Danubio e ci promette una grigliata al prossimo incontro.
Arriviamo alle 10,30 da Miki a Kolut nella provincia di Sombor, entrando si rimane di stucco nel vedere un Serpentario o Segretario (Sagittarius serpentarius), docile e curioso che accoglie i visitatori questi uccelli sono territoriali e le coppie sono separate da recinti in modo da garantire loro benessere e tranquillità ai fini riproduttivi, , le grandi voliere con i Cacatua delle Palme ((Probosciger aterrimus) in entrata, sono uno spettacolo, animali stupendi e maestosi, Miki riesce a riprodurli , sono tra i pochi allevatori che riescono a farlo, ci sorprende la docilità dei soggetti anche se allevati dai genitori lasciano che apra i nidi per controllare il piccolo appena nato qui gli animali hanno a disposizione spazi enormi, i laghetti e canali ospitano numerose specie di fagiani, cigni neri e diversi anseriformi oltre a fenicotteri, spatole, cicogne nere, buceri e gufi reali, cavalli, lama, cervi, daini e per finire una coppia di orsi bruni, tutti in grandi spazi e molto ben curati.
Miki è una persona straordinaria, ha dedicato la sua vita per accudire e salvare alcune specie in pericolo come una grande Aquila di mare a coda bianca (Haliaeetus albicilla) che era stata salvata, vive libera nel parco, ma torna sempre presso la sua voliera dove adesso ospita una coppia di fagiani argentati, anche se a volte terrorizza i flamingo presenti, ha imparato che aspetta un pesce e poi si ferma nella sua voliera preferita, questo, dimostra come gli animali selvatici possono convivere con la presenza umana, da cui traggono benefici, ma ci devono essere persone in grado di capire e proteggerli, Miki di sicuro ne è un’ esempio, anche l’ incontro con “Igor” un giovane cervo maschio che è stato allevato da un paio di caprette ci sorprende, la grande amicizia tra uomo e animale ci emoziona, questo luogo non si può considerare uno zoo, consigliamo a tutti di visitarlo.
Nel primo pomeriggio decidiamo di visitare una grande riserva naturale che si snoda in una zona alluvionale del Danubio a Kopaċki Rit, definita l’ amazzonia dei Balcani, è una tra le più importanti zone naturalistiche, ospita una numerosa colonia di Cormorani, 50 coppie di Aquile di mare dalla coda bianca nidificano in uno spazio di 23.000 ettari, caratterizzato da canali e boschetti di salici secolari dove vivono ancora Castori e lontre europee, noleggiamo una piccola barca, la guida ci porta dentro un canale dove le grandi barche di turisti non possono entrare, quasi subito riusciamo a vedere alcune Aquile coda bianca che non capita di incontrare facilmente, Garzette, Aironi Cenerini, Aironi Bianchi maggiori, Nitticore e anatre selvatiche ci passano davanti con una certa frequenza, le Cicogne Nere le osserviamo volteggiare sopra le nostre teste, ai lati del canale si possono vedere i salici rosicchiati dai Castori, un vero santuario naturalistico, la guida ci spiega che questa zona è la nursery del Danubio, le piene alluvionali fanno entrare i pesci riproduttori mentre le alluvioni autunnali fanno si che le migliaia di giovani pesci che sono cresciuti dentro questi bacini poco profondi e caldi si riversano nel fiume alimentando così uomini ed animali.
Il rientro ci porta verso Zagabria dove il Sig. Mato ci aspetta per riportare verso casa il nostro amico Ivica, noi proseguiamo per il confine con l’ Italia e ormai la giornata volge al termine.
Questo giro oltre confine ci ha stupito per la grande ospitalità delle persone conosciute, ringraziamo tutti i partecipanti per queste bellissime ore trascorse assieme in piacevole compagnia, gli stupendi animali che abbiamo avuto modo di vedere non si potranno dimenticare facilmente.
Una coppia giovane di poicephalus faccia gialla e disponibile e quanto costa grazie
In Italia non sono ancora reperibili, forse qualche allevatore potrebbe averne qualche coppia, ma il loro costo è molto alto